La Valle di Marano, in cui è situata l’azienda, si trova al centro della Valpolicella Classica, considerata l’area più storica e vocata per la coltivazione della vite su terrazze artificiali realizzate in pietra e denominate in dialetto veronese “marogne”. Oltre al comune di Marano, la Valpolicella Classica, comprende altri quattro comuni: Sant’Ambrogio, San Pietro in Cariano, Fumane e Negrar.
La famiglia Clementi possiede quattordici ettari in questa zona, situati a 300/400 metri di altitudine e suddivisi in vigneti autoctoni: Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e in minor percentuale anche Oseleta e Croatina. Il sistema di allevamento scelto dalla famiglia è quello della pergola tradizionale, con circa 3.300 viti per ettaro. Le vigne sono rivolte a sud e ad ovest in uno dei versanti considerati più pregiati in Valpolicella.
Il terreno in Valpolicella Classica è prevalentemente calcareo, con un clima mite e temperato tendente al mediterraneo. La piovosità annua si aggira dai 850 mm all’anno fino a 1.200 mm all’anno.
In alcune parti della proprietà possiamo trovare delle piante di ciliegio che per molti anni costituirono la prima entrata economica, oggi invece, totalmente sostituita dalla coltivazione delle vigne.
Il terreno è caratterizzato da pochissimo suolo, una composizione argilloso-calcarea e molto scheletro. Poco fertile, e perciò adatto alla vite, è caratterizzato da una presenza considerevole di potassio e calcio.
La Valpolicella ha un clima buono vicino a quello mediterraneo per tutto l’anno, protetta dai Monti Lessini e con una esposizione al sole verso sud.
Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, Oseleta, Croatina.
Chi vive la vigna è colui che entra in contatto con essa, fisicamente e mentalmente, colui che si può definire vignaiolo. Il vignaiolo si sporca mani e scarpe per curare la sua vigna.
La famiglia Clementi ha aderito alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti nel 2017 perché perfettamente in linea con la filosofia della federazione, con i suoi valori ma anche requisiti. La Federazione, infatti, ha lo scopo di unire tutti quei vignaioli che credono e difendono la loro terra e che producono, dall’inizio alla fine e durante tutto il processo produttivo, il vino nella loro cantina. Il vignaiolo, dunque, coltiva e cura la vigna, raccoglie le uve, le vinifica e imbottiglia, vende il proprio vino. Tutto ciò corrisponde alla visione della famiglia Clementi e quanto svolto sin dall’inizio della loro storia. Essere parte oggi di FIVI non è solo un’etica produttiva, ma riguarda anche la volontà di comunicare una storia e una tradizione comune, secondo un profilo ed un contenuto genuino, vero, rispettoso ed etico.
La famiglia aderisce inoltre al Sistema di Qualità Nazionale di produzione integrata (SQNPI), un sistema realizzato attraverso norme tecniche specifiche per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti (disciplinari di produzione), comprendenti pratiche agronomiche, limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero dei trattamenti nell’ottica di un minor impatto verso l’uomo e l’ambiente, consentendo di ottenere produzioni economicamente sostenibili. Queste azioni sono soprattutto volte a razionalizzare le tecniche agronomiche come la concimazione, all’uso dell’acqua e difese da malattie e parassiti, ridurre gli interventi chimici per trattare poi solo se necessario, in modo da rispettare quanto più possibile l’ambiente.
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